
Giulia Ghiretti (nuotatrice), Mauro Coruzzi (artista) e Ayomide Folorunso (ostacolista e velocista)
Le fotografie sono capaci di rubare l’anima? Forse no, ma di certo Francesco Bocchi e la sua macchina fotografica riescono a catturare pienamente l’essenza dei parmigiani nel libro Parma in posa 2025, il terzo volume di un progetto nato quasi per caso. Martedì 25 novembre alla Corale Verdi abbiamo sfogliato la nuova raccolta di scatti durante la presentazione al pubblico insieme all’autore.
È proprio lui a raccontare come l’idea gli sia venuta in mente nel 2020, anno in cui Parma era Capitale della Cultura: la città avrebbe dovuto accogliere un grande progetto fotografico di Oliviero Toscani. «Io sono qui per fotografare la “R” di Parma», aveva dichiarato durante la conferenza stampa di apertura. Purtroppo però è arrivato il Covid, scombinando le vite di tutti e bloccando il progetto. Così Bocchi ha voluto dar vita a modo suo all’idea di Toscani, partendo da un garage vicino a Piazzale Santa Croce, dove il suo primo soggetto è stato l’allora sindaco Federico Pizzarotti. Dopo di lui Mauro Coruzzi (Platinette), Gene Gnocchi e tanti altri volti noti e meno noti della città, che si sono prestati con entusiasmo a posare per lui.

credits: Massimo Soncini Editore
Michele Alinovi, Presidente del Consiglio Comunale e ritratto nel primo volume, paragona Bocchi a uno psicologo, perché capace di mettere a nudo i suoi soggetti, fissando attimi ed emozioni e raccogliendo il tutto in volumi che rappresentano «un unicum» nel mondo della fotografia. «In questo lavoro posso riconoscere Parma – conferma Filiberto Molossi, giornalista e critico cinematografico – sono singole foto che si trasformano nella città che siamo».
Chiara Allegri, esperta di progettazione culturale e collaboratrice di Bocchi fin dagli inizi del suo progetto, ci porta infine a riflettere su come questo sia un lavoro controcorrente «e di resistenza: perché lento (ci è voluto un anno per avere tutto il materiale per la pubblicazione) e cartaceo, in un’epoca in cui ormai tutto scorre troppo velocemente e quasi esclusivamente in formato digitale».
La serata è stata accompagnata dalle note del pianista parmigiano Francesco Parrino, anche lui presente tra gli scatti del nuovo volume. Ha eseguito brani che ha anche composto, tra cui Mother e Stronger, due titoli evocativi e non casuali come colonna sonora nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Parma in posa è il risultato di un ritratto affascinante e fedele della città di Parma, attraverso le persone che la vivono ogni giorno e che si sono prestate a mostrarsi, da chi è capace di vederle davvero.
Chi è Francesco Bocchi
Nato a Parma nel 1964, pronipote del pittore Amedeo Bocchi, si appassiona fin da giovane alla fotografia, dedicandosi inizialmente al paesaggio e arrivando successivamente anche al ritratto. Ha esposto in Italia e all’estero, lavorando come fotografo di scena per il Teatro Stabile di Parma. Con Parma in posa (2023), Parma in posa 2024, ed il nuovo volume Parma in posa 2025 continua a esplorare l’identità della sua città attraverso la fotografia.



