
Il conferimento del premio studente-atleta dell'anno alla mezzofondista Sara Nestola
Nel pomeriggio di giovedì 6 novembre nell’Aula Magna della sede centrale dell’Università, sembrava quasi di trovarsi ad una cerimonia d’apertura olimpica. Guardandoci attorno, superato l’imponente muro dei rugbisti delle Zebre, potevamo incrociare lo sguardo con Sara Fantini, atleta olimpica del lancio del martello, e anche quello di Fausto Desalu, campione olimpico della staffetta 4×100 metri, seduto tra i relatori del 16° Congresso Nazionale SISMeS (Società Italiana delle Scienze Motorie e Sportive), che quest’anno Parma ha avuto l’opportunità di ospitare.
L’evento ha avuto come focus la Dual Career, un particolare percorso universitario che permette di praticare sport a livello agonistico senza rinunciare allo studio, grazie all’appoggio di una serie di servizi offerti: tutor dedicati, flessibilità didattica e accompagnamento amministrativo. «La doppia carriera studente-atleta è una scelta esigente ma straordinaria: significa tenere insieme diritto allo studio ed ambizione sportiva, crescita personale e risultati agonistici» conferma il Rettore Paolo Martelli.
Per l’Università di Parma al centro di questo progetto c’è la persona: permettere agli atleti di crearsi una seconda opportunità quando quella sportiva giungerà inevitabilmente al termine.«A vent’anni pensi che il tuo percorso sportivo duri tutta la vita – racconta Fausto Desalu – ma arrivando ai trent’anni ho pensato a dovermi creare una carriera dopo la carriera. Mi sono iscritto alla facoltà di Psicologia quest’anno, sfatando il mito che un atleta non possa essere anche un bravo studioso».
Durante l’evento è stato anche conferito il premio di studente-atleta dell’anno alla ventiquattrenne Sara Nestola, campionessa mezzofondista appena laureatasi in Scienze dell’educazione e dei processi formativi. «Il carico di studio è aumentato di anno in anno – ci confessa Sara – così come gli allenamenti sono aumentati da uno a due al giorno. All’inizio mi sono ritrovata in difficoltà, però l’organizzazione meticolosa mi ha permesso di gestire al meglio tutto». Sara Nestola ha iniziato a vincere da giovanissima su distanze corte e cross ed è seguita dal 2020 dall’allenatore Stefano Baldini, vincitore dell’oro olimpico in maratona ad Atene 2004. Insieme hanno intrapreso un percorso che l’ha portata a debuttare con un tempo di 2h 29’12’’ alla maratona di Valencia dello scorso anno, un esordio di tutto rispetto. «Questa è una strada che sento mia e per la quale fin da bambina tutti dicono sia predestinata». Visti i traguardi raggiunti, noi non lo mettiamo di certo in dubbio.



