
Un posto dove mettersi alla prova. Dove potere volare – e magari cadere – senza farsi male. Lontano dagli algoritmi che decidono per noi, dall’intelligenza artificiale a cui demandiamo pigramente il nostro destino, dagli sfoghi grevi dei social fatti passare per dogmatiche verità. Un laboratorio dove imparare a riconoscere le notizie e a dare loro la caccia, trovarle e renderle accessibili, condividerle e farne oggetto di discussione, per non accontentarsi delle parole tronfie o vuote di chi troppo spesso ci vuole spiegare (come va) il mondo.
StudentMag è soprattutto questo: un luogo aperto a tutte le possibilità, una redazione dove regna la curiosità e non la competizione, dove più che arrivare primi si vuole arrivare tutti. Una nuova casa, costruita con mattoni digitali, che appartiene agli studenti, nessuno escluso: un luogo di passaggio e di ritrovo in cui informarsi, scoprire, riconoscersi. Un magazine e un sito che invita ognuno di voi a essere protagonista: chi lo scrive e chi lo legge. Dove potere fare sentire la propria voce e allo stesso tempo avvicinarsi all’universo, in continua, perenne e spesso imprevedibile trasformazione, del comunicare, del raccontare, del testimoniare.
Un gioco da ragazzi, sia chiaro: un mag fatto dagli studenti per gli studenti. Che li rappresenti, li accolga, li provochi e, in qualche caso, li conforti: ma sia comunque aperto a tutti, senza preclusioni, a chi, da zero a 99, vuole entrare in questo mondo. Le storie, l’attualità, gli eventi, la vita da studenti, le recensioni: un percorso attraverso il quale l’Università di Parma ha scelto di non stare ferma, ma al contrario di mettersi in cammino, di scendere in campo per seguire una vocazione formativa dinamica che crede nel dialogo e nel confronto. E interroga la realtà, interrogando anche se stessa.
Un laboratorio, Student Mag, si diceva: di idee e di prove, di fare e di rifare, di battere e levare. Dove costruire qualcosa: per gli altri ancora prima che per sé. Fuori dall’aula, oltre la città.



