
Una delle opere del progetto CUCITO, 2009-2012
C’è un filo che attraversa tutto, che tiene insieme tempi, luoghi e destini. Un filo sottile, fragile, ma impossibile da spezzare. È questo il cuore di CONTINUUM, la mostra che dal 22 novembre 2025 al 13 gennaio 2026 animerà la Galleria San Ludovico di Parma, riunendo dopo anni un gruppo di artisti cresciuti insieme, formati nella stessa accademia, tornati oggi a condividere uno spazio e una visione comune. «Siamo in quattro, tre dei quali hanno frequentato l’Accademia di Belle Arti contemporaneamente. Facciamo mostre insieme da quando avevamo vent’anni, poi si è unito a noi Giorgio Tentolini», racconta Rosetta Termenini, anima curatoriale del progetto. Dopo un periodo di distanza creativa, questa esposizione segna un ritorno: «Era un po’ di tempo che non esponevamo tutti insieme. Io ultimamente mi sono concentrata maggiormente sulle performance, una delle ultime proprio con Alessia Lusardi, che arriverà appositamente da Torino per questo evento», spiega ancora Rosetta, lasciando intuire il valore affettivo e professionale della riunione.

Da sinistra, Rosetta Termenini e Alessia Lusardi in UNA PERFORMANCE PER NIENTE
La performance CONTINUUM- La Tr_ama, ideata da Rosetta Termenini e Alessia Lusardi, è un atto artistico che nasce da un racconto familiare tramandato con pudore. Una storia vera e dolorosa da raccontare. «La performance nasce dalla storia di Giulia – spiega Rosetta – che mi ha raccontato il padre ultra ottantenne di una mia amica di Lerici. Era la storia di sua nonna, la bisnonna della mia amica. Me la raccontò con le lacrime agli occhi. Giulia morì in manicomio a Volterra, dove era stata rinchiusa dal marito e durante la sua permanenza, trovò nella cucitura un gesto di sopravvivenza. Tra le sue mani nacquero lenzuola cucite con pazienza e necessità, reliquie emotive che oggi diventano materia viva della performance».
L’arte come forma di guarigione
Il pubblico assisterà ad una performance sospesa tra parole, musica, incarnazione ed installazioni circostanti che vanno a formare la trama di questa storia, che sarà letta da Rosetta, mentre la flautista Francesca Gabrielli ne sosterrà il respiro sonoro. Accanto a loro, l’attrice Maria Mozzachiodi darà corpo alla protagonista, creando un dialogo surreale e potentissimo: una lettrice asettica, l’interprete che rappresenta Giulia, e la musica del flauto come terzo elemento accompagnativo. «Il fulcro è ascoltare la voce neutra della narratrice ed immaginare la protagonista. Ma l’immagine è lì, incarnata dall’attrice. Io con il flauto sottolineo i suoni di questo dialogo a tre. Sarà breve ma intenso. L’obiettivo è emozionare», afferma Francesca Gabrielli. Una storia vera, scomoda, ingiusta, che racconta la fragilità e la violenza subita da una madre considerata folle.
Quattro artisti rilegati in un’unica trama
Giorgio Tentolini, l’artista più noto del gruppo, presenterà alcune delle sue celebri opere stratificate: ritratti costruiti con reti sovrapposte, alcuni già esposti al Teatro Regio, illusioni ottiche che emergono dal buio. Gianluca Ferrari lavorerà sul tema dell’identità e sugli ologrammi che la costruiscono e la disgregano. Damiano Paroni indagherà sul rapporto tra artista e luogo, giocando con la percezione dello spazio attraverso installazioni concettuali. E poi c’è Rosetta Termenini, architetto, curatrice e artista che dà nuova vita ai libri usati, trasformandoli in opere che respirano memoria vissuta. Alcuni dei suoi libri ricamati saranno esposti all’interno di alcune teche.
Un evento che Parma non ha mai visto
Le performance di questo gruppo hanno già ottenuto riconoscimenti importanti. Questa nuova creazione promette di portare a Parma qualcosa di intenso, inedito, capace di farsi ricordare. CONTINUUM non è solo una mostra: è una rete di storie che si incontrano. Un filo che attraversa vite, epoche e arti diverse. Una ferita che diventa linguaggio. Un atto di memoria che finalmente trova ascolto. Proprio da questo intreccio di arti prende il nome “La Tr_ama”.
Inaugurazione sabato 22 novembre alle 18:00, Galleria San Ludovico. A seguire installazione e performance.



